lunedì 24 novembre 2014

Un ragazzo inadeguato - Max Pezzali



Oggi si parla di musica (di nuovo, yes.) !
Precisamente; di una canzone abbastanza recente di un cantante italiano che molti conosceranno: "Un ragazzo inadeguato" di Max Pezzali.
Il cantante, Max Pezzali
Ebbene, non ci crederete, ma la prima volta che l'ho sentita, è stata a scuola, dal cellulare di una mia compagna di classe. Inizialmente pensavo alla solita canzonetta così, ma poi il ritmo e le parole mi hanno conquistata.
Il Ritmo: è semplice, un po' ripetitivo, molto orecchiabile ma deciso e riesce a supportare le parole del testo e a "sottolinearle" in alcuni casi.
Il Testo: è molto interessante, perchè in poche righe ( o versi, che dir si voglia) riesce a fare il ritratto di un uomo/adolescente normale ma allo stesso tempo non normale, con le sue paure e incertezze, con i suoi desideri infantili che si scontrano con la dura realtà (Del tipo: vorrei vivere in un fastfood ma mi devo accontentare delle mozzarelle light, sob...). Insomma, è un testo che può sembrare leggero, e forse lo è nella forma, abbastanza semplice e con  "esempi" ben riconoscibili, ma che contiene una grande verità : il mondo è un po' complicato, ragazzi, ma siate comunque quello che siete, niente maschere!

Ecco a voi il video ufficiale, molto carino e con tanto di testo :
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=WelbBfmqGB4

lunedì 17 novembre 2014

Weekly life - Red Eyes




Hi people!
Scusate, ma ho avuto molti impegni e non sono riuscita ad aggiornare il blog. Ma eccomi qui le peggiori e le migliori della settimana:

Le tre cose più belle della settimana:

1) Giovedì scorso era il Santo patrono del mio paese, quindi le scuole erano chiuse...un giorno di riposo che ho usato per "andare a trovare" la mia vecchia scuola (le scuole medie)

2) Sabato  sono andata a vedere uno spettacolo teatrale che mi ha fatto morire dal ridere (Si chiama "Le Betoneghe". Occhio, però, è quasi tutto in dialetto veneto ;) )

3) Ho comprato un vestito color blu scuro con collo e maniche staccate (tipo manicotti). E' bellissimissimo! *.*

 
 Le tre cose più brutte della settimana:

1) Ho preso 5 in disegno tecnico...come faccio a rimediare?!

2) Qui diluvia da due settimane. B-a-s-t-a-a-c-q-u-a-n-e-h-o-f-i-n-s-o-p-r-a-i c-a-p-e-l-li!

3) Per prendere la corriera mi tocca alzarmi molto presto ogni mattina, groan.

 

giovedì 6 novembre 2014

Pretty Star - Sognando l' Aurora

Pretty Star - Sognando l'Aurora (プリティーリズム・オーロラドリーム , Pretty Rhythm: Aurora Dream) è un anime del 2011, tratto dal  videogioco  Pretty Rhythm Mini Skirt prodotto da Takara Tomy  nel 2010.  In Italia l'anime  viene trasmesso su Frisbee dal 2 giugno 2014.

Da destra: Rizumu, Aira e Mion

Trama: Nel mondo dello sport si è affermata una nuova competizione: il Prism Show, che combina tra loro pattinaggio sul ghiaccio, ballo e canto. Le quattordicenni Aira e Rizumu sognano di parteciparvi, mentre l' idol Mion aspira direttamente al ruolo di campionessa: la Prism Queen. Mion, però, non si presenta al suo debutto nel Prism Show e sono Aira e Rizumu a sostituirla, trasformandosi grazie alle  Prism Stone (contenenti dei vestiti e degli accessori), in idol  pattinatrici.
Pian piano le tre ragazze impareranno a conoscersi e diventeranno amiche per poi venire unite nel trio delle MARs dalla presidentessa. Assieme,  lotteranno per cercare di eseguire l' Aurora Nascente che permettà a una di loro di diventare la famosa Prism Queen. Ognuna di loro è spinta a farlo da motivi diversi, che varranno chiariti lungo la storia.
 
Recensione: L'anime, come si può notare, è molto semplice sia per la grafica che per la trama, a tratti  un po' banale e "già vista". 
Un esempio di grafica 3D
La grafica non è poi così male, aprezzo l'idea delle sole "sagome" dei passanti e della gente del pubblico, una cosa un po' diversa dal solito. I balletti e i salti, fatti al computer,  sono in 3D : ciò rende i movimenti delle ragazze un po' legnosi o a scatti, ma sinceramente l'idea mi è piaciuta e credo renda bene.
Il doppiaggio non è niente di eccezionale, specialmente la voce di  Rizumu è troppo acuta e "stridente", bisogna farci l'abitudine e può risultare fastidiosa. Le canzoni sono sempre le stesse tre-quattro, variano da "cantata" a "non cantata".


I Callings
Parlando dei personaggi, Aira è quella più dolce e sensibile (classica protagonista anime) ma a mio parere piuttosto addrmentata e priva di motivazioniper la maggior parte della storia, Rizumu è la classica tipetta "tutto sport e cibo", anche lei piuttosto stereotipata, mentre Mion è Tsundere, e ciò mi basta per amarla., è quindi piuttosto menefreghista (lo si vede bene dal primo episodio, quando preferisce viaggiare per i fatti suoi piuttosto che fare i Prism Jump e quindi viene sostituita dalle altre due) e quando si preoccupa per qualcuno poi fa di tutto per nasconderlo risultando carinissima.
Una grande pecca, però, credo sia il fatto che, per le tre ragazze, ci siano già i fidanzati prestabiliti: ovvero i Callings (che mi sembrano stereotipati ancor di più di Aira e Rizumu) : Sho il leader ovvero "quello figo", Hibiki  il "misterioso" e il terzo dimenticato da tutti e di cui infatti non ricordo il nome, "il simpatico", che effettivamente credo sia il meno peggio tra questi tre.

In conclusione, posso dire che è un Anime gradevole e leggero, ma non aspettatevi molto dalla trama che, come detto, mi pare abbastanza scontata e banale.






L'anime, come si può notare, è molto semplice sia per la grafica che per la trama ma si dimostra però piacevole. La grafica non sarà eccelsa ma è almeno abbastanza dignitosa. Peccato per le sagome dei passanti e della gente del pubblico. Aira è quella più dolce e sensibile (classica fanciulla Moe), Rizumu è in stile tsundere ovvero tenace, determinata, testarda e impulsiva, mentre Mion è la classica tipa che si altera per mostrarsi superiore ma infondo si dimostra di avere un cuore d'oro.
Il doppiaggio mi sembra buono, certo le voci di Aira e Rizu sono un pò troppo stridenti (soprattutto quest'ultima) ma comunque carine. Quella di Mion sembra leggermente più adulta. Le canzoni sono molto orecchiabili.

In conclusione, posso dire che è un anime carino e leggero, con una trama molto semplice. Vi sono momenti seri, divertenti, dolci,


venerdì 31 ottobre 2014

mercoledì 29 ottobre 2014

Halloween in Giappone


Buongiorno gente! Oggi, per rimanere in tema con il periodo Halloweenesco, parliamo di questa festa in Giappone. Let's go!

Innanzitutto, specifichiamo : per i giapponesi  la notte di Halloween non  ha un significato religioso. In realtà i giapponesi, un po' come noi italiani, hanno già una loro festa per ricordare i loro morti, ovvero l'
O-Bon, le cui celebrazioni si svolgono a metà agosto con festival (matsuri)  organizzati in tutto il paese, durante i quali in tanti fanno visita ai propri cari defunti e ai templi. Tipica di questa ricorrenza tutta nipponica la consuetudine di adagiare cibo e acqua dinanzi le foto dei morti e di accendere grandi falò e numerose lanterne che si crede illuminino il sentiero che gli spiriti debbono percorrere per tornare sulla terra e ricevere le offerte loro destinate.

In pratica, Halloween è  solo l'occasione perfetta per sfogare la loro grande passione per il travestimento e per le feste in compagnia, un simpatico pretesto per stare in compagnia e divertirsi una notte in più.
Halloween in GiapponeA dire la verità, la festa è fondamentalmente una  trovata commerciale, un'occasione perfetta per molte compagnie di incamerare grandi somme di denaro in poco tempo, esattamente come accade anche in Italia più o meno dalla fine degli anni '90.

  Il primo evento di Halloween si è tenuto a Tokyo Disneyland nel 2000. Ovviamente oltre a questo eclatante luogo  di promozione, vi sono molte sfilate
organizzate per il 31 ottobre o a ridosso di tale data (spesso concentrandosi nella domenica immediatamente precedente). Una di queste è la storica Hello Halloween Pumpkin Parade, che si tiene nel distretto cittadino di Omotesando, a Tokyo, fin dal 1983. Visto l'anno della sua prima edizione è stata ovviamente una delle prime feste a tema in Giappone. C'è poi la Halloween Parade del quartiere Kawasaki a Kanagawa, e molte altre di minor importanza.
In pratica Halloween, pur  essendo di fatto una trovata commerciale, è considerata una festa per divertirsi, mangiare dolcetti, travestirsi e ritrovarsi con gli amici....nessun significato particolare quindi è solo un ottimo motivo in più per un cosplay! Ciò non toglie che sia una cosa molto pittoresca e divertente, anche per gli stranieri in visita.
Halloween in Giappone


mercoledì 22 ottobre 2014

My playlist...

Ciao, come va?
Inizio col dirvi di cosa parlerò in questo post: delle playlist, e lo so, ora vi chiederete "le playlist? che c'entrano?". Ma c'entrano, la musica fa sempre bene!
Vi elencherò delle canzoni che forse sono un pochino dimenticate ma che non sono male quindi potrebbero  accompagnarvi nei giorni di scuola. (Cliccando sulle canzoni verrete portati su youtube e potrete ascoltare la canzone, quindi iniziamo:
In italiano:

venerdì 17 ottobre 2014

Homeless Heart

Buona sera ragazzi/e!
Oggi si parla di musica, un argomento che abbiamo un po' snobbato ultimamente....
Come avrete potuto intuire dalle altre canzoni che vi ho segnalato, ho uno spiccato gusto per quelle più casiniste e ritmate, a base 'acida', magari un po' rabbiose....quelle che mi danno la forza di andare avanti quando sono triste e che trasformano la mia rabbia/paura  nel coraggio di continuare, sempre, a testa alta anche sotto la pioggia. Bien, oggi no.
Oggi vi vglio assolutamente parlare di una canzone che "conosco" da poco ma che mi ha molto colpita, Homeless Heart, cioè "cuore senza casa", ma può significare anche cuore solo, abbandonato, in difficoltà, bisognoso d'aiuto e d'affetto.
E' una canzone dolce e allo stesso tempo "forte", un po' malinconica, ma con un grande messaggio di affetto e di attenzione verso le altre persone che possono aver bisogno di una mano.
 E' stata scritta da Jennette McCurdy, la Sam di Sam&Cat per capirsi, per la morte di un suo amico.Trovo che sia una cosa dolcissima, un segno d'amore indelebile nel tempo....un gesto che mi ha commossa.

Non sono riuscita atrovare il testo scritto in italiano, perciò vi presento il video con relativa traduzione.
 I  hope you like it....

Homeless heart Jennette McCurdy, traduzione italiana ...

 

 


venerdì 3 ottobre 2014

Kotatsu!


Ciao ragazzi! Rieccomi con un veloce post a tema Giappone: oggi parleremo del kotatsu! Cos' è? Il più grande spettacolo dopo il Big Bang  Una vera e propria genialata! Sentite un po':  è  un basso tavolino di legno con sopra un Futon o una pesante coperta. Sopra la coperta è presente un piano di appoggio per consentirne l'uso come un normale tavolo, mentre sul lato inferiore della struttura viene montata una fonte di calore (tipicamente una resistenza elettrica). In pratica, ci si può comodamente sdraiare sotto queste coperte e giocare a carte, leggere, fare i compiti ecc. con le gambe e la parte inferiore del corpo al calduccio. Non vi pare un' ottima idea?
Peccato però che il Kotatsu sia usato quasi esclusivamente in Giappone....


Un kotasu nella realtà...
La maggior parte delle abitazioni giapponesi non sono isolate termicamente in maniera efficace come accade per quelle occidentali e non sono dotate di impianti di riscaldamento centralizzati per scaldare i vari ambienti. Riscaldare la casa è molto costoso, sia per l'insufficiente isolamento termico che per l'esposizione alle correnti d'aria degli appartamenti. L'utilizzo dei kotatsu consente di avere una fonte di calore relativamente economica a cui affidarsi durante i mesi invernali, tenendo conto del fatto che i futon riescono a trattenere l'aria calda. Le famiglie possono scegliere di concentrare le loro attività nella stanza in cui è collocato il kotatsu per risparmiare sui costi dell'energia. Nella stagione estiva la coperta viene rimossa ed il kotatsu può essere usato come un normale tavolino. Attualmente in Giappone vengono utilizzate due tipologie di kotatsu, che differiscono tra di loro per la struttura e per il tipo di riscaldamento:
  • Elettrico: Il modello moderno di kotatsu (oki-gotatsu) è composto dal telaio di un tavolo, sul lato inferiore del quale viene fissata una resistenza elettrica. La fonte di calore è, come già detto, una evoluzione della tradizionale pentola di coccio in cui venivano poste le braci. Alla struttura del kotatsu solitamente è fissato un futon leggero o un plaid. Un secondo futon (più pesante) viene collocato sulla parte superiore del kotatsu, e sopra a questo viene posizionato il piano di appoggio del tavolo. La resistenza elettrica fissata al lato inferiore del tavolo riscalda lo spazio sotto le coperte.
  • A carbone: Il tipo più tradizionale di kotatsu è costituito da un tavolo posizionato sopra una fossa scavata nel pavimento e profonda circa 40 centimetri (hori-gotatsu). Uno scaldino a carbone viene collocato nel pavimento della fossa, lungo le sue pareti o, come nel caso dei moderni kotatsu, attaccato al telaio del tavolo. Alcuni kotatsu da fossa sono dotati anche di una resistenza elettrica.
Insomma, è davvero un'alternativa comoda e kawaii per passare le grigie giornate autunnali/invernali al caldo e in compagnia...io personalmente ne vorrei tanto uno! Voi che dite?

martedì 30 settembre 2014

What?

Ciao gente, eccomi qui di sfuggita con il nostro beneamato What?
E allora andiamo, che il tempo è poco e le cose da fare sono tante!

Cosa ho letto in questo mese?


 











Cosa sto leggendo? 




Cosa leggerò in futuro? 



                                                                    


















venerdì 26 settembre 2014

Unmei no akai ito



Ciao, penso che un' altra  leggenda non faccia  male e se si tratta della mia preferita è ancora meglio.
Quindi iniziamo:
Una delle mie leggende preferite è la leggenda de "Il filo rosso del destino" (運 命 の 赤 い 糸 Unmei no akai ito), anche se originariamente cinese ha iniziato a fare parte della cultura giapponese famosa grazie a manga, anime e dorama.

Legato al nostro mignolo della mano sinistra c'è un filo rosso, sottile e invisibile, che unisce due anime gemelle dalla nascita. Queste due persone sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo, le circostanze e la distanza; è anche possibile aver davanti a sè la questa persona, ma non riconoscerla, forse troppo diversa da noi, ma il destino è il destino e decide per noi, anche se ogni tanto cerchiamo di cambiarlo.
La leggenda:
Wei era un uomo che, rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una grande famiglia; nonostante i suoi sforzi era giunto all'età adulta senza essere riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.
Durante un viaggio Wei incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la schiena a un sacco che stava consultando un libro. Wei chiese all'uomo cosa stesse leggendo; l'anziano rispose di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver guardato il libro, disse a Wei che sua moglie ora era una bimba di tre anni e che avrebbe dovuto attendere altri quattordici anni prima di conoscerla. Wei, deluso dalla risposta, chiese cosa contenesse il sacco; l'uomo rispose che lì dentro c'era del filo rosso che serviva per legare i piedi di mariti e mogli. Quel filo è invisibile e impossibile da tagliare, per cui una volta che due persone sono legate tra loro saranno destinate a sposarsi indipendentemente dai loro comportamenti o dagli eventi che vivranno. Queste parole non convinsero Wei che, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie. Il servo pugnalò la bambina ma non la uccise: riuscì soltanto a ferirla alla testa e Wei, dopo quegli eventi, continuò la sua solita vita alla ricerca della moglie.

Quattordici anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne proveniente da una famiglia agiata e si sposò con lei. La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una cicatrice sulla fronte; per vergogna la nascondeva con la pezzuola. A quelle parole Wei l'amò ancora di più e vissero sereni e felici.

Ecco alcuni riferimenti della leggenda all'interno di opere:

Anime:
Il dorama Akai Ito
  • Detective Conan: nel primo lungometraggio (Fino alla fine del tempo), Ran doveva disinnescare una bomba e la decisione era tra un filo rosso e uno blu, lei sceglierà  quello rosso per far rimanere accanto a lei Shinichi.
  • Lamù: nei primi episodi di Lamù- Remember My Love, Shinobu racconta a Lamù la leggenda, mentre Chibi racconta la leggenda originale.
  • One Piece: la principessa pirata Boa Hancock dice di essere legata a Rubber con un filo rosso che non potrà tagliare.
  • Ranma ½: nell'episodio 83 Shampoo tenta di conquistare Ranma legandolo a sé con un filo rosso.
  • Toradora!: nell'episodio 12, la professoressa Yuri Koigabuko possiede un gomitolo di filo rosso che durante una recita, sul palco, minacciano di tagliare. 
Dorama:
  • Akai Ito: prende il nome dalla leggenda e narra le vicissitudini di una giovane coppia.
Non sono sicuramente tutte, ma quelli più conosciuti.



domenica 21 settembre 2014

Sailor Moon - prima serie

Ehilà, gente!
 Come detto, il blog viene aggiornato comunque! Quindi ecco la mia recensione su un grande classico: Sailor Moon!


 Trama:
 Usagi Tsukino (Bunny nella versione italiana) è una normale quattordicenne, pigra, molto golosa  e piagnucolona. La sua vita cambia quando, un giorno, salva una gattina nera da un gruppo di ragazzini. La sera stessa, la gatta le si presenta entrando dalla finestra di camera sua, le dice di chiamarsi Luna e le regala una spilla. Questo oggetto conferisce a Usagi il potere di trasformarsi in Sailor Moon, la guerriera dell'Amore e della Giustizia protetta dalla Luna, indossando la Sailor fuku . Il suo compito, le spiega la gatta, sarà quello di difendere gli abitanti della Terra  dai continui attacchi del Dark Kingdom, nonché di ritrovare le sue compagne per rintracciare la misteriosa "Principessa della Luna".
Alla ragazza si uniranno poi la timida e studiosa Amy Mizuno, Sailor Mercury, la scontrosa sacerdotessa Rei Hino (Rea nella versione italiana), Sailor Mars, la forzuta ma gentile  Makoto Kino (Morea), Sailor Jupiter, e la  bella Minako Aino, Sailor Venus. Ad aiutare le guerriere Sailor si aggiungerà anche il misterioso eroe in smoking, Tuxedo Kamen (Milord) cioè lo studente universitario Mamoru Chiba (Marzio).Verso il finale della serie, Usagi si rivelerà essere proprio la reincarnazione di Princess Serenity, la  principessa del regno della Luna Silver Millennium, mentre Mamoru il suo amato compagno e principe della Terra, Prince Endymion.
 Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus proteggevano Princess Serenity, ma l'attacco di Queen Metaria e Queen Beryl, sovrane del Dark Kingdom, che sobillarono i terrestri contro gli abitanti della Luna, hanno causato la morte della principessa, quella del principe e delle guerriere Sailor, nonché la distruzione di Silver Millennium.
Per permettere loro di rinascere in tempi più felici, la madre di Serenity, Queen Serenity, si è sacrificata sfruttando i poteri del Cristallo d'Argento Illusorio; prima di morire, ha anche ibernato i gatti Luna e Artemis, affidando loro il compito di rintracciare in futuro la principessa e di consegnarle lo scettro "Moon Stick" nel caso del risveglio di Metaria. Una volta risvegliati, Luna e Artemis hanno quindi rintracciato le guerriere Sailor risvegliandone i poteri per proteggere la Terra e la principessa dal ritorno dei nemici.
Tutte le Sailor tranne ovviamente la protagonista muoriono nella battaglia finale contro Metaria, ma vengono risuscitate e dimenticano l'accaduto. Artemis è un po' triste, ma Luna lo consola commentando qualcosa del tipo "...Si incontreranno di nuovo e faranno nuovamente amicizia, e  vivranno una vita normale."
Fino alla seconda serie, poi si riparte!


Recensione: Parliamo un po' di Usagi, la protagonista, che bene o male è conosciuta da tutti.

E' un personaggio in cui chiunque di noi si può rivedere:  è goffa e pigra, ma anche ottimista e sempre allegra, e grazie alle battaglie sostenute diventa pian piano sempre più coraggiosa e un po' meno piagnucolona.
Usagi è una ragazza dal cuore d'oro, che crede nell'amore e nei buoni sentimenti e grazie a questa sua bontà d'animo riuscirà a salvare il mondo parecchie volte....insomma, ci insegna davvero ad essere un po' migliori e a credere sempre in noi stesse e negli altri.
Okay, a volte il suo buonismo la fa sembrare un po' troppo sdolcinata, ma comunque è un buon personaggio, che cresce e matura lungo tutta la serie.  
Comunque sia, tutti i personaggi hanno il loro spazio nella serie, a seconda la loro importanza ed il loro perchè, la serie mescola combattimenti e amore, risate e lacrime (specialmente nell'ultima parte, quando le Sailor muoiono...ma poi ritornano in vita, state tranquilli!).
La differenza di tratto tra le due serie
 cattivi lasciano un po' a desiderare, ma per il resto l'anime è ben fatto, personalmente trovo  i disegni molto morbidi e particolareggiati e l'animazione senza scatti.
  Una pecca sicuramente è la lunghezza dell'anime; solo certi episodi sono davvero importanti, la maggioranza sono solo "filler" : cioè aggiunte per allungare il brodo, e diciamocelo, sono davvero noiose, visti tre-quattro episodi del genere ci si stufa.
Fortunatamente, nella nuova serie animata "Sailor Moon Crystal", questi filler sono stati tolti e la trama è molto più vicina all'originale del manga.

Quindi, vi consiglierei di dare un'occhiatina prima alla vecchia serie, più facilmente reperibile, e poi anche a quella nuova che sta uscendo in questi giorni (su YouTube si trova già il trailer sottotitolato in italiano).
 E allora...buona visione!



venerdì 19 settembre 2014

Tanabata (七夕)


Ehilà ragazzuoli, come state? Come ve la passate?Vi siete riabituati alla scuola?
Oggi per la nostra rubrichina carina-carina -anche piuttosto lentina- volevo parlarvi di un'altra festività piuttosto importante e famosa in Giappone, parlo del Tanabata (七夕).
E' una festa le cui origini risalgono ad una leggenda, romantica e struggente allo stesso tempo, infatti questa festa celebra il ricongiungimento delle stelle Vega e Altair, visibili nel cielo giapponese solo il 7 giugno:

Si narra che...


Anticamente sulle sponde del Fiume Celeste (Via Lattea) viveva il sovrano di tutti gli dei e imperatore del cielo, Tentei, la cui figlia Orihime (Vega) passava le giornate a tessere e cucire stoffe e vestiti regali per le divinità.
Lavorava talmente tanto che non aveva neppure il tempo di pensare a se stessa e ai propri interessi. Giunta all'età adulta però, il padre mosso da pietà, poiché alla figlia non era mai stato concesso altro che lavorare il fuso, le scelse un marito: era un giovane mandriano, di nome Hikoboshi (Altair), anch'egli un gran lavoratore, la cui attività consisteva nel far pascolare buoi attraverso le sponde del Fiume Celeste.
Per i due giovani fu amore a prima vista. Essi si innamorarono follemente l’uno dell’altra ed erano talmente felici che, presi dall’amore e dalla passione, trascorrevano ogni giornata insieme, dimenticandosi di tutto il resto, anche dei loro doveri. Di conseguenza, Orihime non tesseva più la sua tela, lasciando gli dei senza abiti, e i buoi di Hikoboshi vagavano senza controllo per tutto il cielo. Questo scatenò la rabbia di Tentei, che non poteva tollerare questa situazione e, per porvi rimedio, fu costretto a punire severamente i due sposi. Orihime e Hikoboshi furono separati ai due lati del Fiume Celeste -quindi della Via Lattea-   e costretti a tornare ai loro doveri.
La principessa era disperata, non poteva vivere senza il suo amato e continuava piangere ininterrottamente. Tentei, commosso dalle lacrime della figlia, consentì allora che i due si potessero incontrare, ma solamente una volta l’anno, il settimo giorno del settimo mese. Da allora, uno stormo di gazze giunge ogni anno, ed esse creano un ponte con le loro ali, cosicché Orihime possa attraversare il Fiume Celeste e riabbracciare il suo tanto amato Hikoboshi.

Durante il tanabata, nelle città giapponesi vengono organizzate delle lunghe file di bancarelle, di dolciumi, come le mele candite, ma anche di altri cibi ad esempio gli takoyaki -sono delle polpette all'interno delle quali si mette del polipo- ma ci sono anche tante bancarelle di giochi, o posti dove vendono le tipiche maschere giapponesi, con kami o demoni.
Le ragazze -meno spesso anche i ragazzi- indossano degli yukata -versione estiva del kimono,tipico costume giapponese- i sandali di legno -che molto spesso fanno cadere le malcapitate o creano piccole ferite- e si fanno delle acconciature particolari con i fiori.
Il 7 giugno, inoltre vengono scritti dei desideri o preghiere, a volte sotto forma di poesia sui Tanzaku (短冊) :strisce di carta colorata (che simboleggiano i fili intrecciati da Orihime) e appesi su rami di bambù.
In giro per le strade vengono appese lanterne di carta ,gli zen-washi .
Il bambù viene considerato il simbolo del Tanabata, a volte si possono vederne dei rami ornare gli usci delle case, mentre in alcune regione ne vengono fatte galleggiare le foglie insieme a lanterne di carta, sui fiumi...
- e con questa bellissima e romantica (?) immagine ,vi lascio...-

Ci si scrive, kisu kisu :3