Lila, Red Eyes e Aghea
venerdì 31 ottobre 2014
mercoledì 29 ottobre 2014
Halloween in Giappone
Buongiorno gente! Oggi, per rimanere in tema con il periodo Halloweenesco, parliamo di questa festa in Giappone. Let's go!
Innanzitutto, specifichiamo : per i giapponesi la notte di Halloween non ha un significato religioso. In realtà i giapponesi, un po' come noi italiani, hanno già una loro festa per ricordare i loro morti, ovvero l'
O-Bon, le cui celebrazioni si svolgono a metà agosto con festival (matsuri) organizzati in tutto il paese, durante i quali in tanti fanno visita ai propri cari defunti e ai templi. Tipica di questa ricorrenza tutta nipponica la consuetudine di adagiare cibo e acqua dinanzi le foto dei morti e di accendere grandi falò e numerose lanterne che si crede illuminino il sentiero che gli spiriti debbono percorrere per tornare sulla terra e ricevere le offerte loro destinate.
In pratica, Halloween è solo l'occasione perfetta per sfogare la loro grande passione per il travestimento e per le feste in compagnia, un simpatico pretesto per stare in compagnia e divertirsi una notte in più.
Il primo evento di Halloween si è tenuto a Tokyo Disneyland nel 2000. Ovviamente oltre a questo eclatante luogo di promozione, vi sono molte sfilate
organizzate per il 31 ottobre o a ridosso di tale data (spesso concentrandosi nella domenica immediatamente precedente). Una di queste è la storica Hello Halloween Pumpkin Parade, che si tiene nel distretto cittadino di Omotesando, a Tokyo, fin dal 1983. Visto l'anno della sua prima edizione è stata ovviamente una delle prime feste a tema in Giappone. C'è poi la Halloween Parade del quartiere Kawasaki a Kanagawa, e molte altre di minor importanza.
In pratica Halloween, pur essendo di fatto una trovata commerciale, è considerata una festa per divertirsi, mangiare dolcetti, travestirsi e ritrovarsi con gli amici....nessun significato particolare quindi è solo un ottimo motivo in più per un cosplay! Ciò non toglie che sia una cosa molto pittoresca e divertente, anche per gli stranieri in visita.
mercoledì 22 ottobre 2014
My playlist...
Ciao, come va?
Inizio col dirvi di cosa parlerò in questo post: delle playlist, e lo so, ora vi chiederete "le playlist? che c'entrano?". Ma c'entrano, la musica fa sempre bene!
Vi elencherò delle canzoni che forse sono un pochino dimenticate ma che non sono male quindi potrebbero accompagnarvi nei giorni di scuola. (Cliccando sulle canzoni verrete portati su youtube e potrete ascoltare la canzone, quindi iniziamo:
In italiano:
L'amore - Sonohra
Ti regalerò una rosa - Simone Cristicchi
Diventerai una star - Finley
Luca era Gay - Povia
Ti regalerò una rosa - Simone Cristicchi
Diventerai una star - Finley
Luca era Gay - Povia
In inglese:
Because you live - Jesse McCartneyvenerdì 17 ottobre 2014
Homeless Heart
Buona sera ragazzi/e!
Oggi si parla di musica, un argomento che abbiamo un po' snobbato ultimamente....
Come avrete potuto intuire dalle altre canzoni che vi ho segnalato, ho uno spiccato gusto per quelle più casiniste e ritmate, a base 'acida', magari un po' rabbiose....quelle che mi danno la forza di andare avanti quando sono triste e che trasformano la mia rabbia/paura nel coraggio di continuare, sempre, a testa alta anche sotto la pioggia. Bien, oggi no.
Oggi vi vglio assolutamente parlare di una canzone che "conosco" da poco ma che mi ha molto colpita, Homeless Heart, cioè "cuore senza casa", ma può significare anche cuore solo, abbandonato, in difficoltà, bisognoso d'aiuto e d'affetto.
E' una canzone dolce e allo stesso tempo "forte", un po' malinconica, ma con un grande messaggio di affetto e di attenzione verso le altre persone che possono aver bisogno di una mano.
E' stata scritta da Jennette McCurdy, la Sam di Sam&Cat per capirsi, per la morte di un suo amico.Trovo che sia una cosa dolcissima, un segno d'amore indelebile nel tempo....un gesto che mi ha commossa.
Non sono riuscita atrovare il testo scritto in italiano, perciò vi presento il video con relativa traduzione.
I hope you like it....
Oggi si parla di musica, un argomento che abbiamo un po' snobbato ultimamente....
Oggi vi vglio assolutamente parlare di una canzone che "conosco" da poco ma che mi ha molto colpita, Homeless Heart, cioè "cuore senza casa", ma può significare anche cuore solo, abbandonato, in difficoltà, bisognoso d'aiuto e d'affetto.
E' una canzone dolce e allo stesso tempo "forte", un po' malinconica, ma con un grande messaggio di affetto e di attenzione verso le altre persone che possono aver bisogno di una mano.
E' stata scritta da Jennette McCurdy, la Sam di Sam&Cat per capirsi, per la morte di un suo amico.Trovo che sia una cosa dolcissima, un segno d'amore indelebile nel tempo....un gesto che mi ha commossa.
Non sono riuscita atrovare il testo scritto in italiano, perciò vi presento il video con relativa traduzione.
I hope you like it....
Homeless heart Jennette McCurdy, traduzione italiana ...
venerdì 3 ottobre 2014
Kotatsu!
Ciao ragazzi! Rieccomi con un veloce post a tema Giappone: oggi parleremo del kotatsu! Cos' è? Il più grande spettacolo dopo il Big Bang Una vera e propria genialata! Sentite un po': è un basso tavolino di legno con sopra un Futon o una pesante coperta. Sopra la coperta è presente un piano di appoggio
per consentirne l'uso come un normale tavolo, mentre sul lato inferiore
della struttura viene montata una fonte di calore (tipicamente una
resistenza elettrica). In pratica, ci si può comodamente sdraiare sotto queste coperte e giocare a carte, leggere, fare i compiti ecc. con le gambe e la parte inferiore del corpo al calduccio. Non vi pare un' ottima idea?
Peccato però che il Kotatsu sia usato quasi esclusivamente in
Giappone....
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Un kotasu nella realtà... |
- Elettrico: Il modello moderno di kotatsu (oki-gotatsu) è composto dal telaio di un tavolo, sul lato inferiore del quale viene fissata una resistenza elettrica. La fonte di calore è, come già detto, una evoluzione della tradizionale pentola di coccio in cui venivano poste le braci. Alla struttura del kotatsu solitamente è fissato un futon leggero o un plaid. Un secondo futon (più pesante) viene collocato sulla parte superiore del kotatsu, e sopra a questo viene posizionato il piano di appoggio del tavolo. La resistenza elettrica fissata al lato inferiore del tavolo riscalda lo spazio sotto le coperte.

- A carbone: Il tipo più tradizionale di kotatsu è costituito da un tavolo posizionato sopra una fossa scavata nel pavimento e profonda circa 40 centimetri (hori-gotatsu). Uno scaldino a carbone viene collocato nel pavimento della fossa, lungo le sue pareti o, come nel caso dei moderni kotatsu, attaccato al telaio del tavolo. Alcuni kotatsu da fossa sono dotati anche di una resistenza elettrica.
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