domenica 7 settembre 2014

Ascolta il mio cuore

Buongiorno gente, oggi vi presento un libro che mi è piaciuto molto,  Ascolta il mio cuore di  Bianca Pitzorno.
Ambientato in una piccola città della Sardegna  durante l'anno scolastico 1949-1950, narra le avventure di Prisca, Elisa e Rosalba, allieve nella classe IV D della scuola Sant'Eufemia ed in lotta contro la nuova, terribile, insegnante Argia Sforza.
Il libro è suddiviso in dieci capitoli, ognuno rappresentante un mese dell'anno scolastico, a loro volta divisi in capitoli più piccoli.


Trama:
Il libro narra le avventure & disavventure delle due amiche del cuore Elisa e Prisca, più Rosalba (anche lei  amica delle protagoniste) che si ritrovano la terribile signora Argia Sforza come insegnate. La donna, infatti,  dimostra di avere "due facce", servile e leccapiedi con le figlie dei ricchi e dei potenti, e severissima e insopportabilele con le  due bambine povere e ripetenti Adelaide Guzzòn e Iolanda Repovik. 
Le due amiche tenteranno in tutti i modi prima di aiutare le due sfortunate bambine (che verranno comunque allontanate dalla classe), poi di  farla pagare cara alla maestra con il  "Piano Carneficina".

Recensione:
 I personaggi sono la vera forza di questo romanzo, non troppi nè troppo pochi; assieme algli intrecci della storia. Le protagoniste, le loro famiglie, le compagne di classe; sono tutti molto caratterizzati, hanno le loro passioni e i loro amori, e spesso incuriosiscono i lettori con le loro stranezze, i vizi e le virtù tutte loro, risultando pazzeschi ma comunque credibili.
Poi, come detto, la storia: i destini delle tre amiche s'intrecciano con quelli di altre persone, comunque legate a loro o alla scuola, e gli stessi personaggi mostrano lati diversi  a seconda del progredire della storia, fino al colpo di scena finale...
Leggendo questo libro, ho capito che è sinonimo di grande bravura saper creare molti personaggi riconoscibili e  ben diversi tra di loro, ma lo è ancora di più riuscire ad allestire tutta una storia su una decina di personaggi principali (più ovviamente le comparse, sempre ben presenti).
Personalmente, ho davvero aprezzato e  un po' mi hanno stupito i temi di Prisca alla fine di ogni capitolo, storie brevi slegate tra loro ed esterne alla storia vera e propria ma comunque molto graziose e utili per "dividere" e per staccare la mente dalla trama principale.

Comunque sia, è una bella occasione per vedere com'era la scuola a quell'epoca, con i suoi pregi e i suoi difetti, e per confrontarla con quella di oggi....credo sia un libro che merita di essere letto.



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