venerdì 26 settembre 2014

Unmei no akai ito



Ciao, penso che un' altra  leggenda non faccia  male e se si tratta della mia preferita è ancora meglio.
Quindi iniziamo:
Una delle mie leggende preferite è la leggenda de "Il filo rosso del destino" (運 命 の 赤 い 糸 Unmei no akai ito), anche se originariamente cinese ha iniziato a fare parte della cultura giapponese famosa grazie a manga, anime e dorama.

Legato al nostro mignolo della mano sinistra c'è un filo rosso, sottile e invisibile, che unisce due anime gemelle dalla nascita. Queste due persone sono destinate ad incontrarsi, non importa il tempo, le circostanze e la distanza; è anche possibile aver davanti a sè la questa persona, ma non riconoscerla, forse troppo diversa da noi, ma il destino è il destino e decide per noi, anche se ogni tanto cerchiamo di cambiarlo.
La leggenda:
Wei era un uomo che, rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una grande famiglia; nonostante i suoi sforzi era giunto all'età adulta senza essere riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.
Durante un viaggio Wei incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la schiena a un sacco che stava consultando un libro. Wei chiese all'uomo cosa stesse leggendo; l'anziano rispose di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver guardato il libro, disse a Wei che sua moglie ora era una bimba di tre anni e che avrebbe dovuto attendere altri quattordici anni prima di conoscerla. Wei, deluso dalla risposta, chiese cosa contenesse il sacco; l'uomo rispose che lì dentro c'era del filo rosso che serviva per legare i piedi di mariti e mogli. Quel filo è invisibile e impossibile da tagliare, per cui una volta che due persone sono legate tra loro saranno destinate a sposarsi indipendentemente dai loro comportamenti o dagli eventi che vivranno. Queste parole non convinsero Wei che, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie. Il servo pugnalò la bambina ma non la uccise: riuscì soltanto a ferirla alla testa e Wei, dopo quegli eventi, continuò la sua solita vita alla ricerca della moglie.

Quattordici anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne proveniente da una famiglia agiata e si sposò con lei. La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una cicatrice sulla fronte; per vergogna la nascondeva con la pezzuola. A quelle parole Wei l'amò ancora di più e vissero sereni e felici.

Ecco alcuni riferimenti della leggenda all'interno di opere:

Anime:
Il dorama Akai Ito
  • Detective Conan: nel primo lungometraggio (Fino alla fine del tempo), Ran doveva disinnescare una bomba e la decisione era tra un filo rosso e uno blu, lei sceglierà  quello rosso per far rimanere accanto a lei Shinichi.
  • Lamù: nei primi episodi di Lamù- Remember My Love, Shinobu racconta a Lamù la leggenda, mentre Chibi racconta la leggenda originale.
  • One Piece: la principessa pirata Boa Hancock dice di essere legata a Rubber con un filo rosso che non potrà tagliare.
  • Ranma ½: nell'episodio 83 Shampoo tenta di conquistare Ranma legandolo a sé con un filo rosso.
  • Toradora!: nell'episodio 12, la professoressa Yuri Koigabuko possiede un gomitolo di filo rosso che durante una recita, sul palco, minacciano di tagliare. 
Dorama:
  • Akai Ito: prende il nome dalla leggenda e narra le vicissitudini di una giovane coppia.
Non sono sicuramente tutte, ma quelli più conosciuti.



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