venerdì 15 agosto 2014

Hanami!

Buongiorno genteeee!
Ed ecco a voi l'ultima novità del blog : una nuova rubrica, dedicata al Giappone, a tutte le sue tradizioni e curiosità!
E visto che qui da me piove che sembra di essere in pieno Dicembre, mi consolo e vi consolo parlando di una meravigliosa tradizione primaverile, l' Hananmi!

Ogni primavera, in Giappone, si celebra la festa di hanami (letteralmente “guardare i fiori”) : famiglie, amici, colleghi di lavoro o compagni di scuola si radunano nei parchi e nei giardini pubblici per contemplare i sakura (i fiori di ciliegio) e riflettere sulla bellezza e sulla brevità della vita, mangiare, bere e fare festa tutti assieme.  I festeggiamenti continuano anche durante la notte, dove l'Hanami cambia nome in Yozakuza ("la notte del Ciliegio"). Il fiore del Ciliegio, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell'esistenza.
E' una festa che sembra dire "guarda che la vita è breve, non essere triste ma  divertiti  assieme alle persone a cui tieni!".

 L'hanami è un rito millenario che si ripete ancora oggi ogni anno, fra marzo e aprile, da nord a sud in tutto il Giappone.
La pratica dell'hanami così come la conosciamo sembra nascere nella prima metà del IX secolo, quando  l'Imperatore Saga piantò degli alberi di ciliegio nel cortile del Palazzo Imperiale e organizzò dei banchetti informali sotto quegli alberi, una pratica che si diffuse velocemente tra i ricchi,  dando così inizio alla pratica dell'hanami.
Si racconta che nella primavera del 1598 Hideyoshi organizzò a Daigo (nei pressi di Kyoto) uno spettacolare hanami con 900 invitati, e tutt'oggi il tempio Daigoji organizza durante la seconda domenica di aprile una parata sotto i ciliegi in fiore per ricordare l'evento.
L'hanami poi prese piede anche tra la gente comune a partire dall' era Tokugawa (1600-1868).
Da quel momento in poi, tutti, dalla corte imperiale ai semplici contadini, festeggiarono l'hanami come  ''complimento'' alla bellezza e alla caducità dei meravigliosi fiori bianco-rosati del ciliegio.

Ai giorni nostri i giapponesi continuano questa lunga tradizione di hanami.
A volte si tratta solo di business turistici, a volte è solo un modo per divertirsi e distrarsi dalla quotidianità del lavoro, della scuola, e della vita in generale. Certo è che in pochi ormai fanno hanami per contemplare i fiori e la caducità della vita umana, piuttosto la gente preferisce fare festa, tanto che un popolare detto recita: "Hana yori dango",  "più i dolci che i fiori"; nel senso che  la gente spesso sembra mostrare un maggiore interesse per il cibo (ciò che è materiale) piuttosto che per i fiori (la spiritualità e la filosofia)!


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