lunedì 14 luglio 2014

Un cuore XXL

Ciao, come va?
Titolo: Un cuore XXL
Autrice: Sara D'Amario
Editore: Fanucci
Pagine: 352
Prezzo: € 13,00

Trama:  È grande l'amicizia che li lega, sono grandi le loro intelligenze (uno è un campione in matematica e l'altro in italiano), è grande la famiglia in cui vivono (e anche un po' allargata, come si dice oggi), sono grandi le loro scorpacciate quotidiane (uno ingurgita tutto ciò che sa di dolce e l'altro beve Coca-Cola come fosse acqua) e grande ma proprio grande, direi notevole, è il loro peso. Ma il primo giorno di liceo, il loro mondo diventa più piccolo: Lucrezia sorride a Gas che subito si scioglie, e Zucchero non ha occhi che per Isabella, lunga e sottile e con una serie di tatuaggi da fare invidia a Zayn Malik degli One Direction. E così tra un compito d'inglese e un saggio di danza, tra una gita a Parigi e un sms d'amore, tra un bacio strappato e un fratello che arriva, Gas e Zucchero scopriranno che la cosa più grande che hanno è il loro cuore, tanto grande, ma così grande, da contenere tutti. E il loro corpo, che fine fa? Vabbè, questa è un'altra storia...

Recensione: Devo dire che volevo leggere da quando è uscito e l'altro giorno quando sono andata in biblioteca l'ho vista e l'ho preso, letto in tre giorni è innamorata dei personaggi. Il mio preferito è la Serpentessa, anche chiamata Isabella, che nasconde le proprie emozioni ed è innamorata follemente di un ragazzo. Posso dire che non mi aspettavo niente di che guardando la biografia dell'autrice, ma forse dietro l'attrice di "CentoVetrine" si nascondeva una scrittrice molto brava. Racconta alla perfezione l'emozioni adolescenziali, bullismo, amori, sesso e le loro famiglie, che si evolvono, ma alcune volte continuano a non capire i figli e i loro problemi. Per non parlare della scuola che devono affrontare, la ricerca delle nuove amicizie, la creazione di gruppi. Devo dire che questo libro ha messo sotto una luce un pochino diversa la scuola superiore. Ma fa capire che anche le persone con qualche chilo di troppo in fondo non sono diverse da noi, ma soffrono veramente molto.


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